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La presente Circolare riepiloga i dati e le informazioni necessarie allo Studio per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi relative al 2024 (modelli REDDITI 2025):
– delle persone fisiche;
– dei soggetti titolari di redditi di lavoro autonomo professionale;
– degli imprenditori individuali;
– delle società di persone.

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RICHIESTA INFORMAZIONI per il MODELLO REDDITI 2025 PERSONE FISICHE

Di seguito abbiamo predisposto una scheda che riepiloga i dati e le informazioni necessarie al no­­­stro Studio per la compilazione della dichiarazione dei redditi modello REDDITI 2025, relativa all’an­­no 2024, delle persone fisiche.

Per i soggetti titolari di redditi di lavoro autonomo professionale, gli imprenditori individuali e le so­cie­tà di persone, si vedano anche le schede successive.

Lo Studio è a disposizione per qualsiasi chiarimento.

MODELLO REDDITI 2025 – PERSONE FISICHE

SCHEDA RICHIESTA INFORMAZIONI E DOCUMENTAZIONE

Nome e cognome cliente ………………………………………….……………………………….……………….

  • variazioni dati anagrafici dichiarante/coniuge/familiari a carico (specificare se si tratta di figli di età pari o superiore a 21 anni o di figli portatori di handicap, i mesi in cui il familiare è a carico e la relativa percentuale); eventuale sentenza di separazione o divorzio;
  • documentazione prevista per il riconoscimento delle detrazioni d’imposta per familiari a carico di soggetti extracomunitari resi­den­ti in Italia;
  • documentazione relativa al trasferimento in Italia dall’estero e per la fruizione delle age­vola­zioni previste per il rientro dei docenti e ricercatori, dei lavoratori e dei pensionati;
  • per i soggetti non residenti in Italia, certificato di iscrizione all’AIRE (se cittadini italiani) e dati re­lativi alla residenza anagrafica all’estero;
  • documentazione relativa alle variazioni dei redditi dei terreni e dei fabbricati: acquisto, vendi­ta, accatastamento, variazioni catastali, successione, donazione, concessione in locazione/sublo­ca­­zione/affitto/comodato/locazione del comodatario, fabbricati destinati ad abitazione princi­pa­le, fabbricati tenuti a disposi­zione, im­mobili vincolati di inte­res­se storico e/o artistico, fabbri­cati distrutti o inagibili a seguito di eventi sismici o altri eventi calamitosi, ecc.;
  • ricevute di pagamento dell’IMU relativa al 2024 e altra documentazione rilevante ai fini dalla de­terminazione dell’imposta dovuta per tale anno o per l’applicazione di cause di esen­zione (se non gestita dallo Studio);
  • ricevute di pagamento dell’IMI o dell’IMIS o dell’ILIA relative al 2024, per gli immobili ubicati nelle Pro­vin­ce autonome di Bolzano e Trento e nella Regione Friuli Venezia Giulia (se non gestite dallo Studio);
  • atti di acquisto di immobili, a partire dall’1.1.2024, usufruendo delle agevolazioni prima casa;
  • canoni di locazione spettanti con riferimento al 2024 anche se non percepiti (compresi i locali condominiali);
  • con riferimento ai canoni di locazione di immobili ad uso abitativo non percepiti nel 2024, inti­mazione di sfratto per moro­sità o ingiunzione di pagamento;
  • attestazione delle imposte versate sui canoni di locazione di immobili abitativi venuti a sca­denza e non percepiti come da accertamento avvenuto nell’ambito del procedimento giurisdi­zio­nale di convalida di sfratto per morosità;
  • canoni di locazione “convenzionali” relativi ad immobili siti in Comuni ad alta tensione abita­tiva (per i contratti stipulati senza l’assistenza delle organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori, per poter applicare le agevolazioni fiscali previste per i contratti a canone concordato, è necessaria l’attestazione delle organizzazioni firmatarie dell’accordo territoriale, che confermi la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all’accordo territoriale) o per i quali è stato deliberato lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi ca­lami­tosi;
  • canoni di locazione di immobili ad uso abitativo o commerciale per i quali è stata effettuata l’opzione per la “cedolare secca” o per i quali l’opzione deve essere esercitata in dichia­ra­zio­ne;
  • corrispettivi ed eventuali ritenute (risultanti dalle Certificazioni Uniche 2025) relativi a contratti di locazione breve, stipulati dall’1.6.2017 da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’im­presa, comprese le sublocazioni e le concessioni in godimento a terzi a titolo oneroso da parte del comodatario (tenendo presente che si presume la natura imprenditoriale dell’attività, in caso di destinazione alla locazione breve di più di 4 appartamenti per ciascun periodo d’im­posta); eventuale opzione per la “cedolare secca” da esercitare in dichiarazione;
  • codice identificativo nazionale (CIN) di cui all’art. 13-ter del DL 145/2023, assegnato dal Ministero del Turismo, per ogni:
  • unità immobiliare ad uso abitativo destinata a locazione per finalità turistiche;
  • unità immobiliare ad uso abitativo destinata a locazione breve (art. 4 del DL 50/2017);
  • struttura turistico-ricettiva alberghiera ed extralberghiera;
  • canoni di locazione di fabbricati siti in zone rurali, non abitabili al 7.5.2004 e successiva­mente ristrutturati (per gli imprenditori agricoli);
  • indicare se i terreni sono posseduti (o affittati) e condotti da un coltivatore diretto o un imprenditore agricolo professionale iscritto nella previdenza agricola;
  • indicare se alcuni terreni sono stati concessi in affitto nel 2024, per un periodo non inferiore a 5 anni e con diritto di precedenza alla scadenza, a giovani che non abbiano su­pe­rato i 40 anni e che posseggano la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agri­colo profes­sionale, o che acquisiscano tali qualifiche entro 2 anni dalla firma del contratto di af­fitto;
  • spese sostenute per canoni di affitto dei terreni agricoli, con indicazione degli ettari presi in affitto (per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore ai 35 anni, iscritti nella previdenza agricola);
  • dati relativi all’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e detenuta in locazione (per la quale spetta una detrazione IRPEF);
  • dati relativi al credito d’imposta spettante per la riparazione, la ricostruzione o il riacquisto de­gli immobili danneggiati o distrutti dal terremoto in Abruzzo del 2009;
  • dati relativi agli immobili concessi in locazione o comodato a nuclei familiari le cui abita­zioni principali siano state distrutte o dichiarate inagibili in conseguenza del terremoto in Abruzzo del 2009;
  • estremi di registrazione (o codice identificativo) dei contratti di locazione, per gli immobili situa­ti nella Regione Abruzzo e concessi in locazione a soggetti residenti nei Comuni colpiti dal ter­re­moto del 2009, le cui abitazioni siano state distrutte o dichiarate inagibili;
  • certificazioni dei redditi di pensione, da lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica 2025 o Certificazione Unica 2024 in caso di cessazione del rapporto nel 2024);
  • in relazione alle mance percepite nel 2024, indicare se si intende modificare il regime di tassazione (imposta sostitutiva del 5% o tassazione ordinaria) applicato dal datore di lavoro e risultante dalla Certificazione Unica 2025;
  • certificazioni dei redditi di lavoro dipendente o assimilati percepiti nel 2024 da soggetti non sostituti d’im­­posta;
  • stipendi, pensioni e redditi assimilati prodotti all’estero, percepiti da soggetti residenti, ed even­­tua­­li imposte pagate all’estero; specificare se si tratta di lavoratori dipendenti “fron­talieri”;
  • redditi prodotti in euro e in franchi svizzeri dai residenti a Campione d’Italia;
  • assegni periodici percepiti quale coniuge separato o divorziato, con specificazione della quo­ta per il mantenimento dei figli;
  • altri assegni periodici (testamentari/alimentari);
  • borse di studio;
  • indennità percepite per cariche pubbliche elettive;

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